Sri Lanka, in crisi la “perla dell’Oceano Indiano”

Dopo 26 anni di guerra civile, terminata solo nel 2009, ora il paese asiatico vive una nuova fase difficile della sua storia

Indipendente dal 1948, lo Sri Lanka ha vissuta 26 anni di guerra interna tra separatisti Tamil e Governo, conclusasi solo nel 2009. Ma a distanza di anni il paese asiatico vive ancora una volta una fase di grave crisi politica, sociale ed economica.

Il Direttore di Caritas Sri Lanka, fr. Luke Nelson Perera, in un’intervista ci ha raccontato le difficoltà che sta vivendo l’ex isola di Ceylon, a partire dalla crisi politica in corso. “Manca una leadership politica seria – ci dice Perera – cui si lega una conseguente instabilità politica e un tasso di corruzione molto alto, che ha ripercussioni anche sulla povera gente. Il Governo attuale inoltre, dopo la crisi che ha portato nel luglio del 2022 alla caduta del precedente Presidente, ha emanato una serie di leggi antiterrorismo molto restrittive in termini di libertà personali o individuali, che portano ad arresti ed incarcerazioni molto frequenti”.

La crisi politica è strettamente collegata a quella economica, “con il Paese che ha il 30% della popolazione che è costretta a razionare il cibo e 5,3 milioni di persone costrette ogni giorno a saltare un pasto, o a non mangiare proprio”, ci dice ancora il Direttore di Caritas Sri Lanka. “I prezzi sono sempre più alti per via dell’inflazione e sempre più persone si trovano a fare la scelta di non mangiare oppure di andare via dal Paese, con un’emigrazione notevolmente aumentata nell’ultimo anno al ritmo di 10mila passaporti rilasciati al giorno. Le autorità hanno tutto l’interesse a favorire questo processo, contando poi sulle ricche rimesse dall’estero degli emigranti”.

Il Paese vive da tempo una crisi politica e allo stesso tempo economica e sociale

Le condizioni che vive lo Sri Lanka sono critiche anche dal punto di vista sanitario e c’è allarme per la mancanza di farmaci di base e salvavita. Le proteste che hanno portato un anno fa alla caduta del precedente Governo continuano, ma sono state silenziate da quello attuale anche con arresti. “Solo i giovani continuano ad esporsi, anche perché sono i più colpiti dalla crisi economica e sociale – ci dice fr. Perera -. Le minoranze etniche e religiose sono marginalizzate e in più il Governo fomenta queste divisioni. La criminalità, piccola e grande, è in aumento, così come la diffusione di stupefacenti”.

Credit: Patrick Nicholson/Caritas Internationalis

Caritas Sri Lanka sta cercando di dare una risposta concreta a queste emergenze, anche grazie al supporto che arriva da altre Chiese sorelle, come ad esempio da Caritas Italiana. Vari i fronti di impegno: il programma principale vede un supporto alla popolazione in ambito alimentare, soprattutto per le famiglie più povere, ma ci sono anche progetti di supporto psicologico per prevenire violenze domestiche o l’uso di droghe. Insieme a questo continua l’impegno di Caritas Sri Lanka nel dialogo interreligioso, per la pace, per l’istruzione dei bambini e per quanti lavorano nelle piantagioni. Tutto questo dentro l’impegno della Chiesa srilankese per la giustizia, sia per le oltre 300 vittime delle bombe di Pasqua del 2019, ma anche delle migliaia di persone scomparse durante i 26 anni di guerra civile.